giovedì 26 luglio 2012

ANCI LOMBARDIA: Il Patto di stabilità rischia di saltare in tutta la Lombardia.

Editoriale "Strategie amministrative luglio-agosto 2012-ANCI LOMBARDIA"

Troppi i tagli ai Comuni, 
o riduciamo i servizi o aumentiamo le tasse.


In questi anni il comparto dei Comuni ha pesantemente contribuito al risanamento delle finanze pubbliche. In due anni i trasferimenti dello Stato ai Comuni sono diminuiti da 15 a circa 7 miliardi. A questi si aggiungono i quasi 5 miliardi di obiettivo di patto di stabilità, cioè di avanzi cui sono costretti i bilanci comunali. Altro che pareggio, i Comuni sono costretti ad avere i bilanci in attivo nonostante i tagli subiti.
A tutto questo ora si aggiunge la constatazione che la spending review si è concretizzata in una manovra mascherata, che ha portato ulteriori tagli lineari alle risorse dei Comuni, senza distinguere tra enti virtuosi e non. In questo modo le uniche alternative che ci rimangono per far quadrare i conti sono quelle o di ridurre i servizi o di alzare la tasse.
Ma come pensano che si possa fare? Come possiamo accettare ulteriori 500 milioni di tagli a metà anno? E altri due miliardi a partire dal 2013? Ma come pensano si possano garantire i servizi agli anziani non autosufficienti? Tutto ciò è inaccettabile, tanto più che nelle scorse settimane vi erano stati impegni diversi da parte del Governo. Altro che coerenza con gli impegni assunti!
Sono tanti i sindaci che recentemente mi hanno cercato per dirmi che, con queste misure, per i comuni diventa praticamente impossibile governare e fare qualsiasi scelta.
Come reagire? Il nostro senso di responsabilità non può essere scambiato come un’accettazione passiva di qualsiasi provvedimento. In questi giorni in diversi Comuni si sta verificando che il gettito dell’IMU previsto dal governo è lontano dalla realtà e quindi si conferma che i bilanci dei Comuni sono stati fatti su dati non veri imposti dallo Stato.
Alla luce di questo scenario, il patto di stabilità rischia di saltare in tutti i Comuni.
La manifestazione organizzata a Roma per il 24 luglio davanti a Palazzo Madama è stata un’occasione per comunicare al Parlamento tutto il nostro disagio di fronte a questa situazione e per portare la riflessione su ciò da cui è necessario ripartire: dai costi standard, previsi dal federalismo fiscale, e da una vera revisione della spesa che tagli i veri sprechi.
I sindaci sono favorevoli a eliminare gli sprechi nella pubblica amministrazione, ma il decreto del governo non può che vederci contrari se, ancora una volta, il testo riporta soltanto tagli lineari e non interventi puntuali sugli sprechi.
È necessario riprendere una forte iniziativa di mobilitazione dei Comuni per parlare al paese e dire con forza che ora più che mai i tagli ai comuni sono tagli ai cittadini, alle imprese alla possibilità di crescita del paese. Il risultato è che per garantire i servizi e gli investimenti i Comuni dovranno aumentare la pressione fiscale. Come col governo precedente anche con il governo Monti dobbiamo difendere non gli sprechi ma i servizi resi ai cittadini.


di Attilio Fontana
presidente ANCI Lombardia

ANCI LOMBARDIA-STRATEGIE AMMINISTRATIVE LUGLIO-AGOSTO 2012

1 commento:

  1. Il presidente dell'ANCI LOMBARDIA Attilio Fontana appartiene alla Lega Nord per l'indipendenza della Padania e anche sottoscrivendo quasi in toto il suo editoriale qua sopra, io mi chiedo, i lombardi si chiedono, ma cosa ha fatto la Lega Nord, dopo anni al Governo, sia a livello centrale-romano che in Lombardia, per evitare questa situazione oramai irreversibile, dove è sempre più chiaro che l'unica soluzione possibile da tutti i punti di vista, è la piena indipendenza della Lombardia...........BASTA LEGA NORD, BASTA ITALIA! Carissimi cittadini lombardi, BASTA VOLERLO!

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