giovedì 19 giugno 2014

1864 - Contro l'unità d'italia di Pierre Joseph Proudhon



" Al pari di altri io onoro il principio di nazionalità e quello di famiglia; è proprio per questo che mi oppongo alle grandi unità politiche, che non mi sembrano altro che la confisca delle nazionalità....
In italia ci sono popolazioni di ogni provenienza, di ogni carattere: in fondo, non esiste una razza italiana. La nazionalità italiana è un'invenzione, che qualcuno ha voluto trasformare in Stato a forte centralizzazione, in regno unitario, in popolo omogeneo.
L'unità italiana è stata fatta in modo precipitoso e inconcludente da un soldato mercenario ligure, a vantaggio di un principe mascalzone savoiardo, contro ogni logica geografica e di nazionalità.Vi dichiaro che nè Giuseppe Garibaldi, nè Vittorio Emanuele mi ispirano alcun rispetto.....
Non posso fare a meno di dire qualcosa sulla Lombardia.
La sola Lombardia costituisce una parte rilevante della penisola, oggi la più ricca e la più civilizzata, e qui non ci si può credere in piena italia.
Senz'altro l'italia ha avuto i suoi aborigeni; devono essere esistiti, probabilmente esistono tuttora dei veri Italioti. Tuttavia noi non ne abbiamo notizia; non hanno fatto parlare di sè; costituiscono una minoranza sconosciuta, ed è impossibile determinare il loro ruolo nella moltitudine di nazionalità che occuparono la penisola"


"...più i diversi gruppi di un Paese, isola, penisola, continente, avranno sviluppato la propria indipendenza, più, per la natura delle cose, ci sarà libertà fra le città e i loro abitanti. Al contrario, più le diverse parti di un territorio saranno dipendenti le une dalle altre e si comanderanno mutualmente, più ci sarà tendenza all'autocrazia (forma di governo in cui un singolo individuo detiene un potere illimitato), che sarà definitivamente sconfitta solo con una divisione forzata del Paese, a imitazione della divisione naturale degli Stati più liberi.
Là dove l'indipendenza dell'individuo e del gruppo incontra meno ostacoli, si manifesta il più forte impulso al progresso; là dove, al contrario, un centro domina le parti, si incontrano immobilismo e arretratezza...."


"La proprietà o la sovranità italiana sulla Lombardia è un furto"

da "Nuove osservazioni sull'unità italiana" di Pierre Joseph Proudhon, 10 dicembre 1864.



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