martedì 26 marzo 2013

UN PATTO DI STABILITA' DA PAZZI....



Lettera pubblicata su ItaliaOggi del 26 marzo 2013 e firmata dal Sig. A.T.

Io non so chi abbia concepito un siffatto Patto di Stabilità, se Tremonti o Monti ( pur con tutti i disastri fatti dal secondo penso più al primo, visto che, nonostante si ostini a scrivere libri che dovrebbero spiegare la crisi, ha dimostrato più volte di non capire nulla di nulla), ma la mente di costui  dev'essere davvero contorta.
Risiedo in un Comune sepolto dalla neve del febbraio 2012, dove il palazzetto dello sport subì il crollo del tetto con l'annesso impianto fotovoltaico. Fortunatamente la struttura era assicurata contro tali eventi e la compagnia assicuratrice riconobbe un indennizzo di circa 600.000 Euro, di cui circa 500.000 già liquidati     ( gli altri li liquiderà alla fine dei lavori).
Ebbene: vista la contorta mente dell'estensore del Patto di Stabilità, l'amministrazione comunale, prima di spendere tali soldi e compiere i lavori di restauro ( per inciso, le ditte di restauro edilizio della mia zona sono tutte o fallite o in concordato preventivo o con i dipendenti in cassa integrazione a zero ore) ha pensato bene di interpellare la Corte dei Conti domandando alla Corte se fosse possibile estrapolare dal Patto di Stabilità almeno il risarcimento assicurativo. La Corte dei Conti ha fatto come Ponzio Pilato sentenziando: se la legge è quella, applicatela senza romperci le scatole. Al che l'amministrazione comunale del mio comune si trova nella seguente posizione:
1. per legge deve pagare il premio assicurativo
2. per legge non può servirsi del risarcimento assicurativo al fine di riparare la struttura. E tutto ciò mentre le imprese del settore edile muoiono.
Ma conviene proprio restare in questo tipo di Europa?


Nessun commento:

Posta un commento