di Lorenzo Vignali
Con la legge finanziaria 191/2009 e in seguito con il decreto legge 138/2011, convertito nella legge 148/2011, sono stati effettuati dei tagli significativi al numero dei consiglieri comunali. Per quanto riguarda i Consigli Comunali sopra 10.000 abitanti si è deciso di tagliare il 20% mentre per i comuni più piccoli, che sono la stragrande maggioranza, il taglio è stato ancora maggiore.
Una scelta
scellerata dettata dalla demagogia portata avanti da alcuni riguardo ai costi
della politica. Di capitoli di bilancio da tagliare possiamo trovarne una
marea, anche riguardo ai costi della rappresentanza politica, ma invece si è
preferito scegliere un taglio inutile e secondo me dannoso. Ecco tre motivi per
cui lo ritengo tale.
1-
Soprattutto nei Comuni più piccoli (su 8092, solo 500 comuni superano i 15.000
abitanti) ridurre del 40-50% il numero dei consiglieri provoca una carenza di
"forza-lavoro" amministrativa abbastanza notevole. Chi conosce
l'ambiente sa benissimo che spesso i Consiglieri Comunali nei piccoli comuni
svolgono la propria attività quasi gratuitamente, spesso hanno delle deleghe e
si occupano di temi che non riescono ad essere coperti dagli assessori. Ridurne
il numero significa far gravare il peso dell'amministrazione su meno
consiglieri e permette di svolgere il compito di consigliere solamente a chi ha
molto tempo da impiegare. Tutto ciò sacrificando l'attività amministrativa e i
cittadini.
2- Oltre a
questo, il minor numero di Consiglieri rende più difficile l'entrata in
Consiglio dei giovani che, come è normale, non possono vantare un gran numero
di preferenze. Ciò impedisce un ricambio generazionale all'interno dei Comuni e
soprattutto i giovani non possono fare esperienze amministrative reali. Secondo
me il maggior danno prodotto da questi provvedimenti è proprio questo.
Personalmente ho imparato moltissimo in questi 4 anni di Consiglio Comunale,
cose che non si possono insegnare se non le vivi. Si rischia seriamente di non
produrre classe dirigente per il futuro.
3- Terzo
problema è quello della proliferazione delle liste alle elezioni comunali. Con
meno posti in palio è frequente,e chi sta seguendo queste prossime elezioni può
confermarlo, che alcuni esponenti facciano una lista propria scegliendo di
candidarsi a sindaco. Facendo così potrebbero avere più possibilità di entrare
in Consiglio Comunale necessitando solo di superare il quorum e potendo giocare
un ruolo fondamentale in un ballottaggio.
Detto ciò,
era proprio necessario questo taglio? Oppure era meglio cercare di tagliare
altrove?
Composizione
dei Consigli Comunali
Abitanti
del Comune
|
prima del
2009
|
dopo il
2011
|
più di 1
milione
|
60
|
48
|
da 500.001
a 1 milione
|
50
|
40
|
da 250.001
a 500.000
|
46
|
36
|
da 100.001
a 250.000 e comuni capoluogo di provincia con popolazione inferiore
|
40
|
32
|
da 30.001
a 100.000
|
30
|
24
|
da 10.001
a 30.000
|
20
|
16
|
da 5.001 a
10.000
|
16
|
10
|
da 3.001 a
5.000
|
16
|
7
|
da 1.001 a
3.000
|
12
|
6
|
fino a
1.000
|
12
|
6
|
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