"....Lo scorso fine
luglio 2013 la Corte Costituzionale dello stato italiano ha pronunciato
la sentenza che revoca a tutti i comuni siciliani le sanzioni dovute
allo sforamento del Patto di stabilità. Due pesi e due misure. Eh già,
ma perché? Perché laggiù son più belli? Lasciamoglielo pure credere e
che ménino vanto, se ne hanno voglia. No, il perché
sta in quel caro (e non nel senso affettivo del termine) sistema-Italia
che pur di salvaguardarsi, che pur di mantenere in vita clientelismi,
assistenzialismi, connivenze mafiose, masse di impiegati statali e
para-statali, non fa sconti sull’utilizzo di tutti i mezzi a sua
disposizione (lo Stato-leviatano che tutto può). Questo il
sistema-Italia lo può fare perché sa che la Lombardia in primis
continuerà a pagare e starà zitta. Ora si dirà: allora i Lombardi sono
proprio dei somari! Be’ sì un po’ lo sono visto che non è indispensabile
avere una mente eccelsa per capire il raggiro e il furto legalizzato a
cui la Lombardia è sottoposta da decenni e decenni. Ma non è tutta colpa
loro: spezzo una lancia a favore del mio popolo. Se l’idea di
indipendenza poggia nella sua più profonda essenza sull’unità culturale
della Lombardia e non sul peculiare (malato) rapporto economico che
questa regione ha con lo Stato, è perché quest’ultima condizione è
conseguenza diretta del processo di alienazione culturale che l’Italia
ha intrapreso già da un secolo e mezzo a questa parte. I Lombardi
pagheranno perché non sanno di essere Lombardi, perché si immaginano che
così deve essere, perché così è stato insegnato loro di fare da
generazioni...."
di Gabriele Barrale (pro Lombardia indipendenza)
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