Nel consiglio comunale del 26 novembre scorso tra i punti all’ordine del giorno, vi era l’importante via libera della maggioranza targata Pd (con parere favorevole della Regione Lombardia e Provincia di Brescia targate Pdl-Lega Nord) all’ennesimo maxi centro commerciale di ben 101.000 metri quadrati che sorgerà a fianco dell’attuale Ikea , con il voto contrario delle minoranze (compreso il sottoscritto).
Vorrei ricordare che
la provincia di Brescia è prima in Lombardia per spazi commerciali, con ben
2046 mq di superficie di vendita ogni 1000 abitanti, superando largamente la
media lombarda, che si assesta a 1622 mq ogni 1000 abitanti, ma il dato che
colpisce è che il territorio bresciano, dove risiede circa il 12,6% della
popolazione lombarda, detenga il 16% su base sempre lombarda della metratura
delle grandi strutture commerciali, e Roncadelle, con una superficie di 9,2 kmq
e circa 9400 abitanti, detiene il record europeo (sarà record mondiale con
questo nuovo maxi centro?) in fatto di spazi commerciali procapite, circa 9000
mq ogni 1000 abitanti, 9 mq per abitante!!! Da notare che al governo della
Regione Lombardia fino a poche giorni fa’ e da ben 12 anni consecutivi vi
erano i partiti italiani Pdl e soprattutto Lega Nord, che a parole difendono i
piccoli commercianti e l’artigianato lombardo, ma con i fatti rilasciano le
autorizzazioni per questi grandi centri commerciali.
Al termine
del consiglio comunale vi era in discussione una mozione presentata dal
sottoscritto, consigliere comunale di pro Lombardia indipendenza (con il
contributo determinante dell’Associazione Diritto di Voto, alla quale vanno i
miei più sentiti ringraziamenti), a proposito dell’adozione di iniziative, da
parte dell’Amministrazione comunale, a favore dell’esercitazione del diritto di
autodeterminazione della popolazione della Catalogna. Il giorno precedente,
infatti, i partiti indipendentisti hanno ottenuto un ottimo risultato
elettorale, lasciando presagire l’indizione di un referendum per la creazione
dello Stato catalano. Le iniziative, a puro titolo esemplificativo, inserite
nella mozione erano semplici e di facile attuazione: l’esposizione della
bandiera catalana fuori dal Municipio fino all’indizione del referendum, per
esempio, o la condanna nei confronti di dichiarazioni violente che da più parti
della Spagna si sono levate contro il processo indipendentista.
Temevo che i
rappresentanti politici del Consiglio Comunale non fossero ancora pronti per
accettare una norma democratica quale il diritto di autodeterminazione, sancito
dall’ONU (con ratifica, quindi, di tutti gli Stati membri, Italia e Spagna
incluse); e così è stato, purtroppo: la mozione risulta bocciata da tutti i
componenti, tranne il voto favorevole del sottoscritto, ovviamente. Le
motivazioni esposte lasciano, in chi scrive, un sentimento di aperto sconforto:
il sindaco Orlando, nonostante critico verso l’organizzazione vigente in Europa
al momento, ritiene la richiesta di indipendenza dei cittadini catalani un
fatto del tutto “anacronistico” ( è anacronistico che i cittadini si esprimano
liberamente sul proprio destino tramite referendum?), mentre il capogruppo del
PD si è dichiarato non preparato sull’argomento (era infatti difficile
prepararsi un minimo su un evento del quale ogni quotidiano europeo si è
preparato con analisi, commenti, articoli, inchieste) e mi ha invitato ad
occuparmi dei problemi dei cittadini di Roncadelle, piuttosto che mozioni
“politiche” che non li riguardano direttamente. Uno degli assessori del PD
oltre a dichiararsi “cittadino del mondo”, favorevole ad una consultazione tra
“cittadini catalani” e non tra il “popolo catalano”, in quanto secondo la sua
visione, non esistono “popoli”.
Non serve fervida
immaginazione per conoscere la motivazione degli esponenti di FLI e PDL, oltre
ad aver rimarcato la propria completa ignoranza sulla tematica (devo supporre
allora che era proprio difficile, nei sette giorni precedenti questo Consiglio
comunale, aprire un qualsiasi quotidiano alla voce “Esteri”).
Al termine della
discussione la mozione ha avuto soltanto il mio voto favorevole, dimostrazione
del fatto che i rappresentanti dei partiti italiani che siedono in Consiglio
comunale (gli stessi che sostengono il governo del non eletto Mario Monti )
della volontà popolare non sanno che farsene; volontà popolare che secondo il
punto di vista mio e del movimento del quale faccio parte è sempre superiore a
qualsiasi Costituzione, visto che il diritto di Autodeterminazione è un diritto
prepolitico e naturale riconosciuto a livello internazionale.
Per concludere
vorrei ricordare al sindaco e alla sua amministrazione che è inutile
dimostrarsi virtuosi, quando la stessa asticella di “virtuosità” ogni anno si
alza per decisione di quello Stato che non riesce nemmeno a controllare sé
stesso e i propri debiti.
La scelta che
dobbiamo intraprendere è fondamentale per il nostro futuro e dei nostri figli,
per non morire di Italia, soffocati dall’imposizione fiscale così opprimente da
chiudere ditte e gettare famiglie sul lastrico. Il popolo (di qualsiasi parte
d’Europa e del mondo sia) deve essere veramente sovrano, e deve poter
esercitare tutti i suoi diritti, incluso quello di autodeterminazione.
Evidentemente questi
Consiglieri comunali, più che ragionare da roncadellesi, bresciani, lombardi ed
europei liberi, hanno ragionato da “membri di partito”.
Questa è purtroppo
la radice di ogni nostra disgrazia.
Giulio Mattu
Consigliere comunale – pro Lombardia
Indipendenza
RONCADELLE (BS)
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