martedì 21 ottobre 2014

Essere indipendentisti.

Come indipendentisti, nelle istituzioni locali di primo grado bisogna provare ad esserci ( sempre se elette direttamente dal popolo e non in quelle autonominate), discutere, lottare, insomma fare politica. Se sei fuori dalle istituzioni non riesci a incidere (senza dimenticare la contigua, fondamentale, costante e prioritaria presenza sul nostro territorio) e dunque provare a cambiare le cose che non vanno, sempre nell'interesse esclusivo della comunità rappresentata e del relativo territorio nel suo complesso, non dimenticando mai e guardando sempre in direzione del vero obiettivo, cioè lo smarcamento man mano sempre più consistente da quella grande cosa che non va che si chiama Stato italiano, arrivando un giorno alla nostra completa indipendenza. Indipendenza che non ci regalerà mai nessuno, ma che dobbiamo conquistare giorno per giorno, casa per casa, persona per persona, piazza per piazza, sempre e dovunque, solo per l'esclusivo interesse (economico, storico, culturale) e futuro (da uomini liberi e sovrani sempre) dei roncadellesi, così come dei bresciani e dei lombardi nella sua totalità, senza distinzioni alcuna (origine, razza, pensiero e via dicendo).
Certo che quando sei solo nelle istituzioni, tutto questo è molto più difficile e faticoso, ma è comunque anche da lì che bisogna partire. Solo il tempo sarà testimone, bisogna crederci.


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