lunedì 26 settembre 2011

Passaggio a Nord-Est – Dieci domande a Giovanni Roversi ( portavoce di pro LOMBARDIA indipendenza)

Dopo un importante periodo di gestazione e di elaborazione, prende forma anche in Lombardia un movimento politico indipendentista “senza se e senza ma”. Ne abbiamo parlato con il bresciano Giovanni Roversi, portavoce della neonata formazione. 1) Che cosa è successo l’11 settembre in quel di Brescia? L’11 Settembre abbiamo presentato, per la prima volta, proLombardia-Indipendenza, l’unico movimento indipendentista per la Lombardia. È l’inizio di un ciclo di presentazioni lungo l’attuale Regione Lombardia. 2) In Lombardia le istanze di autogoverno vengono automaticamente associate alla Lega Nord: perchè un cittadino lombardo dovrebbe sostenere o aderire a proLombardia-Indipendenza? Perché l’indipendenza è l’unica via percorribile per salvare i propri risparmi e per assicurare ai propri figli / nipoti un avvenire sicuro. Concetti quali “federalismo” e “autonomia” sono praticamente impossibili da ottenere nello Stato Italiano, quindi chi li propone sta inconsciamente mentendo. Non essendo più nel 1900, quando per ottenere l’indipendenza erano necessari conflitti armati, intendiamo proporre la soluzione dell’autodeterminazione anche al popolo Lombardo. 3) La strada maestra per l’indipendenza lombarda è il referendum regionale: pensate di lanciare una campagna ad hoc a sostegno dell’indizione del referendum? Intendiamo prima di tutto far capire ai lombardi che il referendum è possibile, e che in Europa il ricorrere a questo strumento sarà sempre più prassi comune. Quando la maggioranza dei lombardi avrà coscienza di ciò, partiremo con la campagna referendaria. Purtroppo, battute a proposito lanciate da partiti che ormai sono di casa a Roma non fanno altro che denigrare l’immagine di questo strumento di democrazia diretta. Inoltre dobbiamo purtroppo contare che i lombardi hanno perso, con l’annessione allo stato italiano, i loro tradizionali metodi di autogoverno, fra i quali appunto la democrazia diretta. Dobbiamo quindi fare un doppio sforzo, perché 150 anni di centralismo e autoritarismo hanno colpito in modo non indifferente il nostro naturale sentimento di libertà. 4) Pensate di coinvolgere anche altri soggetti in questa eventuale campagna? Chiunque voglia partecipare sarà ben accetto. È logico che questa campagna dovrà essere completamente trasversale e raggiungere tutti i cittadini lombardi. Quindi se qualsiasi comitato, gruppo di pressione o altro desiderasse partecipare, non dovrebbe far altro che mettersi in contatto con noi. 5) Mancano meno di quattro anni al rinnovo del Consiglio Regionale della Lombardia, nel 2015: intendete parteciparvi? La competizione elettorale sarà sicuramente un passaggio necessario nella lunga strada verso il referendum per l’autodeterminazione; ma non essendo noi un “cartello” o una “lista civetta”, le anteponiamo un serio e rigoroso lavoro di radicamento nella realtà territoriale lombarda. Riteniamo inutile apparire sulla scheda elettorale, se pochi lombardi sono stati informati riguardo la nostra proposta. 6) Nel breve termine che programmi avete invece? Nel frattempo continuiamo a dialogare con tutte le realtà interessate al discorso indipendentista. Stiamo inoltre programmando una presentazione del Movimento in Brianza e nella prossima settimana ufficializzeremo il nostro primo consigliere Comunale in quel di Roncadelle (BS) [n.d.a. si tratta di Giulio Mattu, 41enne roncadellese] 7) L’esperienza di VenetoStato dimostra che c’è ampio spazio per un indipendentismo autentico, radicale e al contempo serio e presentabile. Vi ispirate a questo modello? VenetoStato sta cominciando a ricevere i frutti del proprio lavoro anche a livello mediatico. Con figure preparate e serie, come sono i loro attuali rappresentanti, sicuramente faranno molta strada, quindi facciamo loro i nostri migliori auguri. 8 ) Vi ispirate anche ad altre realtà politiche peninsulari o continentali? A livello Europeo facciamo parte della European Free Alliance / Alleanza Libera Europea, gruppo attivo nel Parlamento Europeo da più di 30 anni. Siamo davvero felici di collaborare e discutere attivamente con partiti del calibro dello Scottish National Party, il quale ha la maggioranza assoluta nel Parlamento Scozzese e della NVA, partito di maggioranza relativa in Belgio. Vicino a noi supportiamo l’attività del Sudtiroler Freiheit, anch’esso attivo nell’EFA/ALE. 9) I consistentissimi flussi migratori che interessano la nostra Lombardia rappresentano al contempo un problema e una sfida: pensate che sia possibile coinvolgere i “lombardi-non-italiani” nel cammino indipendentista, come accade in Catalogna e Scozia? Il nostro è un messaggio aperto a chiunque lo voglia ascoltare, lombardi di nascita o meno, quindi accetteremo volentieri chiunque voglia intraprendere questo lungo percorso con noi. Il discorso riguardante i flussi migratori è da affrontare con serietà e realismo, non intendiamo scadere in proclami populisti che, tra le varie cose, sono inattuabili. Sicuramente i problemi di mancata integrazione e intolleranza sono prima di tutto dati dall’impossibilità, per le istituzioni lombarde, di gestire minimamente il problema, in quanto anche qui tutto è regolato da Roma. 10) Che cosa pensate di un progetto editoriale come OnTheNord? OnTheNord è un progetto editoriale molto interessante, la Lombardia necessita assolutamente di analisi serie per il presente e proposte per il futuro, quindi ben vengano blog simili. Spero che il discorso indipendentista possa, passo dopo passo, fare breccia anche nella redazione di OnTheNord.
http://onthenord.wordpress.com/

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