lunedì 10 ottobre 2011

SISTEMA FERROVIARIO LOMBARDO

SISTEMA FERROVIARIO LOMBARDO: APPELLO A SIIM KALLAS (Commissario Europeo per i Trasporti)
Dopo le recenti indagini per corruzione che riguardano funzionari di Trenitalia, pro Lombardia Indipendenza si rivolge a Siim Kallas, Commissario Europeo per i Trasporti, al fine di salvaguardare la sicurezza dei pendolari lombardi. Stimato Commissario Kallas, scrivo per metterla al corrente della situazione di grave disagio e insicurezza che i pendolari lombardi devono scontare a causa della mala-gestione del traffico ferroviario adoperata dallo stato italiano. Questa situazione non è assolutamente recente, se avesse la possibilità di interrogare i lombardi che quotidianamente utilizzano i mezzi pubblici per recarsi al lavoro, difficilmente ascolterebbe commenti lusinghieri sullo stato e sull'efficienza dei detti mezzi. Questa lettera non è da intendersi come un dossier approfondito sulle attività di Trenitalia - Trenord, ma piuttosto un messaggio d'allarme che invio non solo a lei, ma anche al Presidente della Lombardia Roberto Formigoni, all'Assessore alle infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo e a tutti i Comitati di Pendolari attivi in Lombardia. Con oltre 2.000 corse quotidiane e 600.000 viaggiatori al giorno, la rete ferroviaria lombarda è tra le più frequentate d'Europa. In totale vi transitano circa 3,8 miliardi di passeggeri/km annui, che in larga misura confluiscono verso il nodo di Milano. L'unica società che gestisce questo traffico è Trenord, nata dalla fusione di Trenitalia e LeNord, da cui ho attinto le precedenti informazioni. Stimato Commissario Kallas, la rete ferroviaria del suo Paese di provenienza, ovvero l'Estonia, non è estesa come quella Lombarda e sicuramente non vi transitano così tanti passeggeri; eppure il mercato ferroviario è aperto alla concorrenza di possibili investitori, e vi sono tre operatori, tra pubblici e privati, che vi lavorano. Se guardiamo vicino a casa nostra, possiamo notare che le compagnie ferroviarie private fioriscono in Austria, Svizzera e Germania, principalmente. In Lombardia, purtroppo non è così. Siamo costretti a vivere sottomessi al monopolio Trenitalia / Trenord, sotto la regolamentazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dello Stato italiano. Da ciò ne consegue che qualsiasi operatore diverso da Trenitalia / Trenord, estero e non, che intendesse operare nel remunerativo mercato ferroviario lombardo verrebbe ostacolato. È il caso di Arenaways, società nata con l'intento di operare nell'anello Piemontese - Lombardo, collegando le due capitali Torino e Milano, più le città intermedie. Mediante la solita burocratica modalità tipica dello Stato italiano, ovvero l'affidarsi ad una legge del parlamento di Roma ( legge 23 Luglio 2009, art. 59) Trenitalia potrebbe, se si sentisse minacciata, chiedere la limitazione dell'attività di altri operatori. Essendo Trenitalia controllata dallo Stato italiano, l'esito è scontato. Arenaways è ora sull'orlo del fallimento poiché non può gareggiare su tratte dove aveva precedentemente ottenuto permessi, e i pendolari piemontesi e lombardi non possono godere dei servizi offerti da Arenaways. Pro Lombardia Indipendenza ritiene questo comportamento assolutamente ignobile e deleterio per chiunque intenda fare impresa in Lombardia. Come se non bastasse, la legge finanziaria redatta questo agosto dallo Stato italiano ha decurtato pesantemente le risorse destinate al trasporto pubblico. La Lombardia si ritrova quindi nella solita paradossale situazione di dare annualmente una cifra vicina ai 40 miliardi di € allo Stato italiano, non vedendosi ritornare poi le risorse basilari per onorare i contratti con Trenitalia / Trenord, la quale dovrà tagliare le corse già esistenti. L'assessore Cattaneo e il Presidente Formigoni, ritenendo giustamente inaccettabili questi tagli, promettono una dura lotta contro lo Stato centrale italiano. Pro Lombardia si permette di dubitare fortemente delle loro parole: pensiamo infatti che i costi di questi tagli verranno pagati dai pendolari lombardi, come del resto è già successo, pochi mesi fa, con un aumento vicino al 20% dei biglietti singoli ed abbonamenti di Trenord. Stimato Commissario Kallas, pro Lombardia Indipendenza si rivolge a lei perché faccia adeguata pressione verso il governo dello Stato italiano e di quello della Lombardia per liberalizzare il mercato ferroviario in Lombardia, come nel resto d'Europa. In futuro, quando avremo una Lombardia completamente indipendente, potremo contare anche su una compagnia ferroviaria Lombarda; ma al momento, per salvaguardare la sicurezza e il benessere di tutti quei lombardi che si recano al lavoro tramite i mezzi pubblici, è strettamente necessario un suo intervento, combinato al nostro. Vogliamo che in Lombardia si misurino i migliori competitors a livello europeo nella tratta ferroviaria, non solo un'azienda italiana tra l'altro ultimamente interessata da episodi di corruzione riguardo la sicurezza e la pulizia dei mezzi. I Lombardi non lo meritano. La preghiamo di non deluderci. Giovanni Roversi - Portavoce Pro Lombardia Indipendenza
www.gazzettadisondrio.it - 10 ottobre.2011 - n. 28/2011

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