lunedì 12 marzo 2012

ESEMPIO DI CALCOLO IMU ( IMPOSTA MUNICIPALE UNICA) PER ABITAZIONE PRINCIPALE.

Questa sarà l’IMU da versare, a cui si devono sottrarre tutte le detrazioni di cui si ha diritto, prendendo come aliquota base il 4 per mille ( il comune può portarla a un minimo del 2 per mille o a un massimo del 6 per mille)

(rendita catastale x 105 x 1,6 x 0,004) – 200 -(50 x ogni figlio sotto i 26 anni, residente nell’immobile) = imposta da versare.
 
Le aliquote Imu possono essere fissate da ciascun Comune aumentando o diminuendo l'aliquota ordinaria, secondo il seguente schema:
Aliquote Imu

Aliquota ordinaria Variabilità Minimo-massimo
Prima casa 0,4% ±0,2% 0,2%-0,6%
Altre proprietà 0,76% ±0,3% 0,46%-1,06%
Chi deve pagare l'Imu
La nuova imposta interessa i proprietari sia di immobili residenziali, sia di immobili commerciali.
La prima casa, quella di abitazione, può beneficiare di una detrazione fissa di 200 euro, più 50 euro per ciascun figlio (fino a 26 anni d'età) che compone la famiglia.
La casa concessa in uso gratuito a parenti, a differenza dell'Ici, non viene considerata come abitazione principale.
Per chi ha case in affitto, è prevista un dimezzamento dell'aliquota ordinaria, ma solo a partire dal 2015. Ciascun Comune può comunque deliberare una riduzione fino allo 0,4 per cento.
Esempio di calcolo
Casa di categoria catastale A/3, di circa 100 metri quadrati, con rendita catastale non rivalutata di 945,11 euro, adibita come abitazione principale.
  • Rendita catastale rivalutata del 5%: 945,11 + 5% = 992,37 
  • Rendita catastale rivalutata del 60%: 992,37 + 60% = 1.587,78
  • Valore catastale: 1.587,78 x 100 = 158.778
  • Imu: 0,4% di 158.778 = 635,11
  • Detrazione prima casa: 635,11 - 200,00 = 435,11
  • Detrazione figli: 435,11 - 50,00 - 50,00 = 335,11 (importo dovuto)
Chi non paga nulla: facendo riferimento all'aliquota ordinaria, con una rendita catastale uguale o inferiore a 446,43 euro, una famiglia con due figli non deve pagare nulla. Chi non ha figli può invece arrivare a zero solo con una rendita catastale uguale o inferiore a 297,62 euro, sempre se l'aliquota è quella ordinaria dello 0,4 per cento.


Il soggetto attivo dell'imposta è il comune. Il comune deve inviare allo stato il 50% dell'imposta calcolata su tutto il parco immobiliare comunale con aliquota base dello 0,76%, escluse le "abitazioni principali" e "pertinenze", senza tener conto delle detrazioni, delle modifiche alle aliquote tramite delibera comunale e dei fabbricati rurali a uso strumentale. Gli effetti delle eventuali evasioni d'imposta da parte dei proprietari di immobili ricadono esclusivamente sulle casse comunali, raddoppiati rispetto alla formulazione originale nel D. Lgs. n. 23/2011.

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