Dopo il furto ai danni dei nostri comuni, con la rapina di Stato
delle ricche tesorerie locali lombarde, in questi periodi si sente
sempre più parlare di questo assurdo patto di stabilità che strangola
tutti gli enti locali, specialmente quelli più virtuosi e in primis i
comuni lombardi.
Ricordiamo che questo patto di stabilità è una diretta conseguenza di
un ulteriore patto sottoscritto dallo stato italiano con gli altri
paesi dell’Unione Europea, che lo stesso stato morente italiano per
poterlo rispettare ne riversa i costi e i sacrifici quasi completamente
sui comuni virtuosi, che guarda caso sono concentrati sul territorio
lombardo e visto che il governo del non eletto Monti ( ma governo del
potere invisibile) da quando è in carica ha portato la crescita del
debito pubblico a 15 miliardi mensili, in attesa di sfondare il record
verso il prossimo fine aprile di 2.000 miliardi di Euro.
Monti dice di aver investito molto sulla crescita con propositi di
rigore , equità, ma a quanto pare l’unica crescita sarà quella della
pressione fiscale, che non è una buona notizia per gli imprenditori e le
famiglie lombarde.
A Roncadelle (BS) nei giorni scorsi, dove sono consigliere comunale
di opposizione di pro Lombardia Indipendenza si è discusso il documento
più importante per un comune: il bilancio di previsione 2012.
Il Sindaco e la sua amministrazione di centro-sinistra nel presentare
questo bilancio hanno fatto presente che in questo frangente di crisi
economica e di stretta finanziaria, dovuti alla crisi generale e alla
tenaglia del patto di stabilità, avevano davanti solo due possibilità di
intervento: o diminuire i servizi offerti o aumentare le tasse sui
cittadini roncadellesi; hanno optato per la seconda possibilità,
introducendo delle aliquote Imu di rilievo e applicando per la prima
volta l’addizionale comunale. L’introduzione dell’Imu sarà solo
l’anticipo dell’aumento della pressione fiscale sulle case dei cittadini
lombardi, visto che in questi giorni è in elaborazione la riforma
fiscale del governo Monti che prevede la revisione del catasto dei
fabbricati con conseguente ulteriore rialzo delle rendite catastali e
tutto ciò che ne conseguirà sulle tasche dei cittadini. Come consigliere
di opposizione, nella replica ho ricordato che il Sindaco aveva
un’altra possibilità, quella di non rispettare questo assurdo patto di
stabilità, visto che si tratterebbe di non aumentare in modo così
significativo l’imposizione fiscale ai suoi cittadini ( tenendo le
aliquote Imu al minimo consentito e rispettando la sua passata ferma
intenzione di non applicare l’addizionale comunale Irpef), e visto che
il nostro comune di Roncadelle risulta un comune super-virtuoso.
La mia proposta, come consigliere comunale di pro Lombardia
Indipendenza di non rispetto del patto di stabilità, è stata accolta da
un consigliere comunale di maggioranza del PD ( ex sindaco di Roncadelle
dal 1993 al 2005) come una ipotesi da studiare e prendere in
considerazione, invitando l’attuale Sindaco a riflettere su questa
possibilità e alle sue concrete conseguenze. Si ricorda che tra le
conseguenze più importanti vi sono i tagli dei trasferimenti statali, ma
visto come stanno andando gli eventi, questo taglio sarà sempre più
vistoso, indipendentemente dal rispetto o non del patto di stabilità.
Inoltre ho ricordato che il governo Monti sta solo cercando di curare un
malato con i giorni contati ( lo stato italiano) alle spalle e sulle
tasche dei cittadini, in primis di quei cittadini lombardi che hanno
sempre pagato , sapendo benissimo che il sistema italia è destinato a
fallire.
Pro Lombardia Indipendenza, convinta che l’unica soluzione, sia per
motivi economici che storici-culturali, sia la piena indipendenza della
Lombardia dallo Stato italiano, ricorda che qualsiasi presidente del
consiglio venga insediato a capo di un governo di uno stato morente non
porterà da nessuna parte. Le ultime finanziarie sono lì a dimostarlo,
sembra un gioco di parole, ma siamo passati da Tremonti, abbiamo tolto
il Tre e ci siamo trovati Monti… E in questo periodo di elezioni
amministrative, devo notare che l’unico candidato Sindaco che ha sposato
la tesi del non rispetto di questo iniquo e assurdo patto di stabilità,
è l’ottimo Giorgio Veneziani, candidato Sindaco per pro Lombardia
Indipendenza al comune di Gussago (BS) Si ricorda per ultimo che sia il
Sindaco che il capogruppo Pd di Roncadelle (BS) al termine dei loro
interventi concludevano dicendo che bisogna sperare che questo assurdo
patto di stabilità venga riformulato a vantaggio dei comuni virtuosi, e
sapendo che questo non succederà, vorrei ricordare il detto che dice “
l’ultimo che visse sperando, morì….”
di Giulio Mattu- Consigliere comunale-Gruppo Misto a Roncadelle(BS)
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