martedì 24 settembre 2013

FAR PARTE DELLO STATO ITALIANO, IL PREZZO DA PAGARE E' SEMPRE PIU' ALTO.



BASTA ITALIA, BASTA VOLERLO!
LOMBARDIA INDIPENDENTE!

1 ° NOTIZIA 


SE IL COMUNE NON PAGA, DEVE FARLO LO STATO:
STORICA SENTENZA DA STRASBURGO DA PARTE DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI CONTRO LO STATO ITALIANO .

Lo Stato deve onorare i debiti contratti dai Comuni che dichiarano il dissesto finanziario.

Lo ha stabilito oggi la Corte europea dei diritti umani pronunciandosi sul ricorso presentato da due abitanti di Benevento, Giovanni De Luca e Ciro Pennino. Lo Stato italiano è adesso tenuto a versargli 80mila euro per danni morali e pecuniari.

I due attendevano la riscossione di alcuni pagamenti dalla fine degli anni '80 e per essere rimborsati avevano anche fatto causa al comune. La sentenza in loro favore pronunciata nel 2003 era stata vanificata a causa della legge entrata in vigore l'anno successivo, secondo la quale i comuni in dissesto finanziario non sono tenuti a onorare i loro debiti neanche in caso di una ingiunzione di pagamento di un tribunale.

La Corte di Strasburgo ha stabilito che "in quanto componente statale, un'autorità locale non può utilizzare le proprie difficoltà finanziarie come scusa per non onorare gli obblighi imposti da una sentenza del tribunale".

I giudici hanno rifiutato la tesi del governo italiano secondo cui le gravi difficoltà del comune giustificherebbero il non pagamento dei debiti.

Rifiutata anche l'offerta da parte dello Stato di ripagare solo una parte del dovuto, fosse pure, come in questo caso, l'80% del totale. 


Fonte: RaiNews24


2° NOTIZIA 

ANCI: LO STATO DEVE VERSARE IMMEDIATAMENTE I SOLDI AI COMUNI DELL'IMU OPPURE SARANNO INSOLVENTI (ADDIO STIPENDI).

Copertura "immediata della prima rata dell'Imu", che consideri anche le aliquote deliberate dai Comuni nel 2013; l'allentamento del Patto di stabilita'; nessun ulteriore taglio alle entrate dei Comuni; ma anche un riordino istituzionale territoriale e l'apertura di "una strada di assetto federalista dello Stato".

E' durato un paio d'ore l'Ufficio di Presidenza dell'Anci che questa mattina ha riunito a Milano una cinquantina di rappresentanti dei Comuni italiani; due ore per fissare una manciata di punti chiave in quello che vuole essere un percorso per ridisegnare il rapporto fra Stato e Comuni. A partire dall'Imu, perche', ha chiarito il presidente Anci Piero Fassino, "e' necessario non procedere ad una crisi di liquidita' nelle casse dei comuni" che, va da se', cancellerebbero uno dei soggetti del rapporto". Il documento di fine riunione intima quindi una "copertura immediata".

Chiarita la principale necessita', l'Anci mette a punto un preciso elenco di modifiche da esporre al Governo in un gia' richiesto tavolo negoziale: si va dall'"urgenza che si definisca un nuovo patto di stabilita'" che superi l'attuale che "mortifica qualsiasi possibilita' di investimento" alla formulazione di una tax service che si ispiri ai criteri di equita' e sostenibilita'", fino all'avvio di un "riordino normativo e di semplificazione burocratica per riaffermare la centralita' e l'autonomia dei Comuni". Quello a cui ambiscono gli Enti locali piu' vicini ai cittadini, come spiegato da Fassino, e' infatti una "riaffermazione dell'autonomia dei Comuni sul fronte fiscale, finanziario e dell'ordinamento" dopo un periodo in cui si si sono registrati "una costante riduzione delle risorse e un riaccentramento delle tematiche". Viene rivendicata anche la capacita' "dei sindaci a essere in grado di governare l'amministrazione senza che ogni giorno gli si dica come fare con norme che incidono pesantemente". Di "ragionevolezza" delle richieste, oltre che di "importanza" ha parlato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, mentre Fassino, nel richiamare il Governo alle proprie promesse, ammette che al momento non c'e' un piano 'B': "Non possiamo che prestar fede alle parole del Governo (su copertura Imu ndr) e attenderci nelle prossime ore che l'erogazione avvenga"

Fonte: Agenzia Giornalistica Italia


LA SOLUZIONE: BASTA ITALIA, BASTA VOLERLO!
LOMBARDIA INDIPENDENTE!

Sono numerosi i problemi che i Sindaci lombardi devono affrontare, si pensi all'assurdo Patto di stabilità, all’Imu e alle risorse compensative che dovrebbero ricevere dall’erario, al delicato passaggio alla nuova Tares e al fatto che non si è certi su come si ripartiranno i 2,2 miliardi di euro di tagli del fondo di solidarietà comunale decisi dalla «Spending review» e dalla Legge di Stabilità del 2013. L’aumento della tassazione locale è diventato ormai una costante che caratterizza la politica fiscale degli Enti locali. Lo Stato risparmia tagliando i trasferimenti, la Regione e i Comuni lombardi si difendono alzando il livello delle imposte per mantenere in equilibrio i propri bilanci. Il responsabile di tutto ciò?
Il nostro unico e vero nemico: LO STATO ITALIANO.
Giulio Mattu - pro Lombardia indipendenza-Roncadelle 

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