di DARIO PEDERZANI (pro Lombardia indipendenza-Brescia)
L’undici
settembre 2013 una delegazione di Pro Lombardia Indipendenza ha partecipato a
Barcellona alla “Via Catalana”, una imponente manifestazione
organizzata da un’associazione trasversale a tutti i partiti catalani
indipendentisti (l’Assemblea Nazionale Catalana) : scopo della
manifestazione era quello di dimostrare la chiara e ferma volontà della
società catalana di ottenere l’indipendenza dallo stato spagnolo.
Mentre l’anno
scorso un milione e mezzo di Catalani manifestavano a Barcellona per
reclamare l’indipendenza, quest’anno l’ANC ha coordinato un milione e
seicentomila persone che hanno formato una immensa e pacifica catena
umana di quattrocento chilometri lungo quasi tutta la costa affacciata
sul Mediterraneo: un successo e una prova di forza straordinari, di cui
hanno parlato i mezzi di informazione di tutto il mondo (tranne
ovviamente quelli italiani).
Come indipendentisti
lombardi, abbiamo deciso di portare il nostro sostegno e la nostra
solidarietà a un popolo che condivide con noi l’aspirazione alla libertà
e siamo rimasti stupefatti dall’amicizia e dalla simpatia che, per le
vie di Barcellona, i Catalani ci hanno manifestato.
Abbiamo constatato che la
Catalogna reclama l’indipendenza in quanto nazione che ha peculiari
caratteristiche storiche, culturali e economiche e riteniamo che anche
la Lombardia abbia gli stessi presupposti per reclamare l’indipendenza
dallo stato italiano.
Infatti, la Catalogna perse la
sovranità nel 1714 a causa della guerra di conquista che il
re castigliano Filippo V di Borbone le aveva mosso; anche la Lombardia
fu annessa al futuro regno d’Italia nel 1859 come merce di scambio tra
Austria, Francia e regno di Sardegna, senza che i Lombardi potessero
liberamente autodeterminarsi.
La Catalogna ha una propria lingua che,
dopo la caduta del franchismo, è stata salvata a dispetto di numerosi
tentativi di soppressione e di ridimensionamento (anche recenti) ; anche
la Lombardia ha una propria lingua, ma, nonostante sia riconosciuta
dall’Unesco e faccia parte del ceppo delle lingue gallo-romanze, viene
considerata erroneamente un dialetto dell’italiano e non gode di alcun
riconoscimento giuridico e alcuna tutela (neppure da parte della
leghista regione Lombardia).
La Catalogna e la Lombardia sono tra le
regioni più industrializzate d’Europa e subiscono da parte di Spagna e
Italia una vera e propria spoliazione fiscale, dimostrata dai dati sul
residuo fiscale (la differenza tra le tasse pagate e ciò che lo stato
restituisce sotto forma di servizi, prestazioni e investimenti) : quello
catalano è pari a 17 miliardi di euro, mentre quello lombardo è di
addirittura 56 miliardi! soldi che lo stato preleva “legalmente” dalle
nostre tasche e che non tornano più indietro!
La prevalenza dell’opzione
indipendentista è ormai maggioritaria in Catalogna ed è stata sancita
anche dal punto di vista istituzionale nelle elezioni regionali
dell’anno scorso quando i partiti dichiaratamente indipendentisti hanno
conquistato la maggioranza assoluta dei seggi alla Generalitat: sarà
grazie a questa storica maggioranza se l’anno prossimo (a distanza di
trecento anni dalla perdita della sua sovranità) la Catalogna sarà
chiamata a votare per l’indipendenza tramite il democratico ricorso a
referendum, seguendo così la via già tracciata dalla Scozia.
Purtroppo questa prospettiva in
Lombardia è molto lontana dal realizzarsi, dopo che i Lombardi per
oltre due decenni sono stati turlupinati da movimenti autonomisti e
federalisti (NON indipendentisti) che hanno perseguito la via del
compromesso con lo stato italiano (autonomia, federalismo, devolution,
macroregione) , movimenti che non hanno saputo o voluto realizzare
neppure un briciolo di ciò che avevano promesso.
Pro Lombardia Indipendenza è
nata proprio per proporre ai Lombardi l’opzione indipendentista e, come
dimostra l’indipendentismo catalano, questa opzione potrà diventare
realtà solo se noi lo vorremo!
Come scrisse Antoni Gaudì, “senza l’indipendenza non è possibile creare in Catalogna una politica giusta, onesta e rigenerata”.
Noi crediamo che anche per la Lombardia l’unica via di salvezza sia l’indipendenza!
Basta Italia, basta volerlo!
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