domenica 30 giugno 2013

La bandiera della Lombardia.


 Fonte: pro Lombardia indipendenza-sez. Franciacorta

 Studio sulla bandiera lombarda.

Chi scrive si ritiene favorevole all’adozione della croce rossa in campo bianco quale bandiera ufficiale della Regione Lombardia in senso stretto e quale simbolo identitario della Lombardia storica in senso lato. Le motivazioni che stanno alla base di eventuali alternative, per quanto ragionevolmente valide, appaiono di debole costituzione. Si può pensare di adottare un vessillo creato totalmente ex novo, come la già citata “Rosa camuna”, oppure di ideare una bandiera che in qualche modo contenga elementi araldici rappresentativi delle diverse comunità lombarde. Come in precedenza espresso, tutto ciò può avvenire a scapito della scelta di un simbolo già esistente e radicato sul territorio qual è la croce di san Giorgio. Questa potrebbe essere una prima motivazione ‘negativa’ valida a favore della bandiera crociata: nel panorama araldico lombardo essa non costituisce una novità sul piano culturale e storico. D’altra parte, essa permane ancora come stemma per un numero considerevole di importanti città della Lombardia in senso lato, in primis di Milano, capitale storica e culturale. In ogni caso, la ragione principale che induce a scegliere la bandiera crociata si fonda sull’uso che nel passato se n’è fatto durante il XII secolo. La decisione – tàcita o meno che fosse – della Lega Lombarda di riunirsi sotto il segno di san Giorgio è altamente significativo. A partire da questo evento, seguono i motivi che si possono ritenere validi per una scelta nel senso auspicato finora:
1)       la Lega Lombarda riunì per comunità di intenti una larghissima parte delle città della Lombardia storica: Alessandria, Bergamo, Bobbio, Bologna, Brescia, Como, Cremona, Ferrara, Lodi, Milano, Mantova, Modena, Parma, Piacenza, Novara, Reggio, Tortona;
2)      lo stemma della città di Alessandria (sviluppatosi nel corso del XIII secolo), fondata con il beneplacito delle città della Lega nel 1168, è uno scudo con la croce di san Giorgio, a dimostrazione che le comunità lombarde guelfe erano consapevoli di potersi identificare in tale vessillo;
3)       in virtù dell’uso che se n’è fatto negli scontri contro l’autorità imperiale, la bandiera crociata è a livello generale un simbolo di unità contro le avversità, di aspirazione alla libertà, di spinta versa la conquista dei diritti civili, di volontà di giustizia, di autodeterminazione e di indipendenza sotto più  punti di vista;
4)     la croce rossa in campo bianco viene largamente condivisa nel XII secolo, nel periodo forse più decisivo per la definizione delle singole identità delle città lombarde;
5)      la suddetta bandiera è un simbolo crucifero e, al di là di qualsiasi scelta confessionale soggettiva, rappresenta l’eredità culturale del cristianesimo, di cui è così permeata la civiltà occidentale in senso lato.

 Per maggiori informazioni sull’argomento vi invitiamo a scaricare QUI il contributo del dott. Gabriele Barrale sulla Croce di Lombardia, nota anche come Croce di san Giorgio. Buona lettura!

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