Il sito scenarieconomici.it ha calcolato su dati ISTAT e RGS i residui fiscali su scala regionale.
La Lombardia è la Regione che stacca l’assegno a fondo perduto più salato verso Roma, mentre il suo tessuto socio-economico è sempre più allo sbando grazie all’ irreversibile debito pubblico italiano.
Il
residuo fiscale lombardo del 2012, secondo questi calcoli, è stato di
oltre 56 miliardi di euro, una cifra esorbitante se paragonato a quello
di altre realtà europee affini alla Lombardia.
La
Baviera è il Lander tedesco più ricco e che più di tutti contribuisce
alle casse centrali della Germania. Il governatore della Baviera, Horst
Seehofer ha deciso di ricorrere alla Corte Costituzionale di Karlsruhe,
denunciando il Patto di solidarietà federale: il motivo è che il Patto è
pagato per più della metà dai soli bavaresi (3,7 miliardi di euro
l’anno sui 7,3 della dotazione complessiva), mentre altre regioni se la
cavano con molto meno.
Se
rapportiamo questo residuo fiscale a quello della Lombardia, ci
accorgiamo che la Baviera vanta un residuo fiscale annuo pari a una
ventina di giorni di quello lombardo.
Altro
caso analogo a quello lombardo è quello della Catalogna: la regione più
produttiva della Spagna, nel 2010 ha accumulato un credito annuo nei
confronti di Madrid pari a 16,5 miliardi di euro: equivalenti a poco più
di tre mesi di quello lombardo.
Questo
è uno dei principali motivi che porterà i catalani a votare un
referendum per trasformare la Catalogna in uno stato indipendente e
sovrano.
Come
possiamo notare le cifre del residuo fiscale lombardo sono
imparagonabili al resto d’Europa e hanno del paradossale: oltre alla
continua spoliazione fiscale imposta da Roma, la Lombardia non possiede
adeguati ammortizzatori sociali per attenuare l’effetto devastante della
crisi.
“Per
la Cassa integrazione in deroga i fondi non basteranno. E l’accordo
firmato in Regione e’ decisamente al ribasso e introduce nuovi paletti.
Il rischio e’ che oltre la meta’ delle aziende micro, piccole e medie
che hanno richiesto e richiederanno la CIG in deroga nel 2013 non
potranno ottenerla”. A lanciare l’allarme e’ l’Unione Artigiani di Monza
e Brianza secondo cui, “dopo gli ultimi stanziamenti del Governo la
Lombardia ha a disposizione 223 milioni di euro, quando a giugno la
richiesta ha gia’ sfondato il tetto dei 280 milioni. E mancano ancora 6
mesi, difficili, per arrivare alla fine dell’anno”.
L’Italia
che ha sottratto alla Lombardia ben 56 miliardi di euro di tasse è la
stessa che non trova qualche centinaia di milioni di euro per garantire
un’adeguata cassa integrazione lombarda.
Questo
è il prezzo da pagare per il presunto vanto di far parte dell’Italia e
del suo irriformabile e corrotto sistema politico centralista e
parassitario.
Parlare
ancora di autonomia, federalismo o macroregione è demenziale per un
semplice motivo: con la situazione del bilancio attuale, che potrà solo
peggiorare, senza le tasse dei lombardi l’Italia resterebbe in vita
forse un secondo.
Alla
luce di tutto ciò, l’unica via d’uscita percorribile e realistica è
prendersi in modo pacifico e democratico la piena indipendenza da Roma
come Scozia, Catalogna e Fiandre stanno facendo.
I
cittadini lombardi sono a un bivio: lanciarsi nel baratro italiano o
scendere in piazza per reclamare la propria legittima indipendenza.
Basta Italia, basta volerlo.
PRO LOMBARDIA INDIPENDENZA
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