“Quando un cittadino è arrabbiato perché qualcosa nel suo
Comune non va, perché una tariffa si alza o un servizio si
taglia, prima o poi si presenta a chiederne conto al sindaco,
a all’assessore o al consigliere di turno, raramente si informa se l’aumento o il
disservizio che lo fa imbufalire sia o meno conseguenza
dei tagli a monte operati dal governo.
I Comuni hanno le mani legate,
non possono mettere a posto le strade e i marciapiedi
perché il patto di stabilità blocca i fondi per gli investimenti
nelle loro casse, che non possono garantire i servizi
come negli anni scorsi, perché anno dopo anno i tagli del
governo aumentano. In più c’è da svelare ai cittadini la
beffa dell’Imu, che i sindaci sono costretti a introdurre, ma
i cui gettiti andranno allo Stato”.
Pierattilio Superti, segretario generale di ANCI Lombardia
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