Nel primo degli incontri ( avvenuto a Roncadelle, in provincia di Brescia nella serata di sabato 9 febbraio 2013 ) di
presentazione e proposta del nostro manifesto “Cambiare strada in otto
passi” , la condivisione da parte dei partiti politici che si
presenteranno alle prossime elezioni lombarde è stata pressocché totale,
il referendum consultivo per l’indipendenza della Lombardia potrebbe
quindi tenersi entro il 2018, stando al documento da noi proposto.
La discussione dei punti programmatici è
partita sulla tematica culturale – identitaria, e anche in questo
caso possiamo favorevolmente sperare, stando agli impegni presi dai
partecipanti alla serata, che la Lombardia si possa dotare finalmente
della propria bandiera storica, la Croce di San Giorgio, e che possa
quantomeno istituzionalizzare l’esistenza della lingua lombarda,
adottando i parametri internazionali con cui è già recensita.
Particolare condivisione si è notata
anche nella lotta alla ipertassazione italiana. Nonostante siano state
esposte varie ipotesi tecniche (detassazione grazie alle nuove risorse
possibili con la “Macroregione” secondo l’esponente della Lega Nord
Fabio Rolfi, vendita totale del patrimonio demaniale per Paolo
Verzeletti di Fare per fermare il declino, etc.) si è trovato un accordo
comune per colpire l’IRAP, imposta che colpisce le imprese lombarde per
ben 7 miliardi di €.
Totale adesione per quel che riguarda il
punto sulla sicurezza, possiamo quindi favorevolmente sperare di veder
istituita una Commissione permanente Anti – criminalità organizzata che
combatta l’infiltrazione della criminalità italiana e non nel tessuto
produttivo e sociale lombardo; potrebbero inoltre finire le tribolazioni
per il corpo dei Vigili del fuoco, aumentando quindi la protezione e
sicurezza per l’intera popolazione lombarda.
Sia la tematica energetica, sia quella
turistica – culturale, hanno anche in questo caso trovato la completa
adesione da parte dei candidati in campo.
Gli ultimi punti della serata, ma primi
per quel che riguarda l’importanza che ricoprono nel nostro Movimento,
riguardavano l’inserimento dei principi cardine della democrazia diretta
nello Statuto regionale e in quelli comunali, e la richiesta di
indizione di un referendum per l’autodeterminazione della Lombardia
entro la scadenza della prossima giunta regionale, il 2018.
Avendo comunque rilevato che entrambe le
tematiche sono ancora poco presenti nel dibattito politico lombardo, è
bastata una lieve discussione in merito per far propendere i candidati
verso le nostre richieste: se da una parte abbiamo trovato immediata
disponibilità nel portare il referendum per l’indipendenza all’interno
dell’agenda della prossima Giunta da parte di Rolfi della Lega Nord, il
candidato del PD Tomasi si è detto invece entusiasta del modello
elvetico applicato alla Lombardia.
Dopo aver specificato che l’intenzione
del punto numero uno era l’indizione del referendum per
l’autodeterminazione, e non necessariamente il voto favorevole allo
stesso, tutti i candidati si son detti disponibili a rendere effettiva
la questione nell’attività della prossima Giunta, se eletti.
Potremmo quindi concretamente avere un
referendum consultivo entro il 2018, se i candidati rispetteranno gli
impegni sottoscritti con il nostro Movimento.
Dal canto nostro, siamo perfettamente
consapevoli che la partita non è finita, anzi, appena cominciata:
l’attività del nostro Movimento continuerà con ancora più vigore per
portare la Lombardia ad essere uno Stato indipendente al pari degli
attuali esistenti in Europa e nel mondo.
Quindi continueremo ad esporre le nostre
proposte a tutti i candidati che saranno disposti a recepirle, e
passate le elezioni, ci attiveremo con loro per renderle pienamente
effettive.
La Lombardia sta cominciando a cambiare strada, finalmente.
Roncadelle (BS), 9 febbraio 2013 |
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